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Lotta alla piralide del bosso

disinfestazioneIn diverse zone del territorio regionale sono in corso dei gravi attacchi parassitari su piante di bosso (Buxus sempervirens L.) a causa dell'azione di un insetto parassita di recente introduzione in Italia, volgarmente noto come Piralide del bosso (Cydalima perspectalis - Walker 1959). Si tratta di un lepidottero originario dell'Asia, diffuso in Cina, Corea e Giappone. E' fitofago del bosso (Buxus spp.) e le sue larve si sviluppano nutrendosi delle foglie di quest'ultimo causandone gravi danni estetici e fisiologici fino alla completa defogliazione.

In Europa l'insetto è stato rinvenuto per la prima volta in Germania nel 2007 e successivamente in Svizzera (2008), Francia (2008), Austria (2009) e Olanda (2009). E' del luglio 2011 il suo primo rinvenimento in Italia, in Lombardia, per poi diffondersi in altre regioni del nord Italia. Nei casi più gravi le piante di bosso vengono completamente defogliate e le larve sono in piena attività solitamente nei mesi estivi.
 Il problema è da considerasi grave e gli interventi di abbattimento immediato del parassita hanno un carattere d'urgenza al fine di interrompere l'azione delle larve e di evitare la diffusione dell'insetto ad altre piante di bosso sane presenti in aree pubbliche e private.

Al solo scopo informativo vi informiamo che è possibile effettuare un trattamento completo sulla chioma delle piante di bosso impiegando prodotti a base di Bacillus thuringiensis (var. kurstaki o var. aizawai). Questo batterio entomopatogeno agisce per ingestione provocando la morte delle larve per setticemia, ma non è tossico nei confronti dell'uomo e degli animali. In tal caso è necessario eseguire due trattamenti, a distanza di 5-7 giorni uno dall'altro, per ogni generazione. In alternativa al prodotto sopracitato, si possono impiegare prodotti abbattenti ad ampio spettro d'azione, a base di piretroidi (es. deltametrina, cipermetrina) o di esteri fosforici (es. clorpirifos in formulazioni microcapsulate).

Successivamente a questo primo intervento che dovrà essere effettuato il più rapidamente possibile, si dovranno eseguire le necessarie verifiche e il monitoraggio dello stato delle piante al fine di intraprendere le più opportune azioni di difesa e di recupero biologico delle stesse. Per aumentare l'efficacia del trattamento si consiglia di utilizzare un acidificante dato che spesso le acque sono tendenzialmente calcaree e quindi basiche. Si ricorda che per l'utilizzo dei prodotti sopra descritti deve essere adottata estrema attenzione ed effettuato da personale specializzato.

Per maggiori informazioni e specifiche sull'impiego dei prodotti da usare si consiglia rivolgersi ad esperti del settore (agronomi).