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Contributo dalla Regione per Monterano

Castello AltieriDalla Regione Lazio riconoscimento per il Comune di Canale, che ottiene un contributo per la realizzazione di un progetto di messa in sicurezza di alcuni resti murari presenti nell’antico abitato di Monterano, incluso dal 2017 nella ‘Rete regionale delle dimore, ville, complessi architettonici, parchi e giardini di valore storico e storico-artistico". Un ulteriore riconoscimento per un luogo che, insieme a un paesaggio e un ambiente unico, alla fine degli Anni ‘80 ha portato all’istituzione di una Riserva Naturale a Canale Monterano.

“Il progetto, finanziato dalla Regione Lazio per un importo di 45.000 euro, arricchisce il quadro di interventi che nell’ultimi anni - dichiara il vice sindaco con delega alla Riserva Stefano Ciferri – sono stati progettati per l’abitato di Monterano con l’obiettivo di migliorarne la fruibilità nonché riqualificare l’intero ambito, ormai visitato da tantissimi turisti. Alcuni interventi sono già stati avviati. Con un investimento di 24.000 euro, cofinanziato dal FAI, stiamo mettendo in sicurezza uno degli accessi all’antico abitato mentre con altri 57.000, in parte già finanziati dalla Regione e in parte assicurati da fondi di bilancio, partiranno una volta ottenute le autorizzazioni di legge, altri interventi che permetteranno di recuperare parti dell’antico abitato. Questo ulteriore finanziamento, quindi, dà altro ossigeno all’ambizioso piano di riqualificazione che questa Amministrazione, d’intesa con l’Università Agraria e supportato dall’associazionismo locale, ha avviato su Monterano a testimonianza della cura che abbiamo inteso rivolgere al patrimonio architettonico e naturalistico del nostro territorio”.

“Sulla Riserva Monterano – aggiunge il sindaco Bettarelli – questa Amministrazione Comunale ha ottenuto importanti riconoscimenti, forse poco visibili nell’immediato, ma dalle importanti ricadute future:

  1. l’inserimento di Monterano nella Rete delle dimore storiche, ottenuto nel 2017, che oltre a dare prestigio al nostro principale punto d’attrattiva turistica lo inserisce in un processo di finanziamento ciclico;

  2. il rifinanziamento della Legge regionale Monterano, che come per il provvedimento precedente porta contributi annuali;

  3. la possibilità per il Comune, dopo oltre trent’anni dall’istituzione, di nominare una terna di abilitati per avere un direttore dell’area protetta, poi scelto dal Presidente della Regione, che dirige le operazioni “sul campo”, così come avviene per la grande maggioranza della aree protette del Lazio. Una possibilità che non abbiamo precedentemente mai avuto e che finalmente rende il Comune di Canale Monterano ente gestore non solo sulla carta, ma anche nella pratica. Un importante riconoscimento che quest’anno hanno avuto, oltre alla nostra, la Riserva naturale di Monte Rufeno, la Riserva naturale Selva del Lamone, la Riserva naturale lago di Posta Fibreno, il Parco Marturanum. Il fatto di poter scegliere, da qui in futuro, la terna e avere un direttore full time a Canale è una grande conquista, che rivendichiamo con orgoglio, al di là di qualche sterile polemica di chi non ha mai voluto risolvere uno dei problemi principali della nostra area protetta.”

“È chiaro che c’è ancora molto da fare – conclude il sindaco Bettarelli – ma il lavoro fatto dal vice sindaco Ciferri e da tutta l’Amministrazione ha riportato, per usare una metafora ben nota ‘la chiesa al centro del villaggio’. A Monterano sono tornate le produzioni, i finanziamenti e i turisti, tutto ciò crea sfide nuove che però siamo ben felici di poter affrontare. Chi si lamentava di una Riserva dove non si poteva far nulla, per non fare nulla, oggi inizi a portare il proprio contributo per le nuove sfide o taccia. Fruibilità, viabilità, parcheggi (anche a pagamento), indotto, souvenir, servizi, piano dei restauri, illuminazione artistica, ricettività, queste sono le sfide che Canale si troverà davanti nei prossimi anni e sono state rese possibili da un semplice fatto: un’area protetta, sicuramente complessa, difficile da gestire, ma che viene vissuta come un’opportunità e non una fastidiosa palla al piede da togliersi prima possibile."